di Susanna Danisi
Da McDonald’s a Coca Cola, da Microsoft a Bmw. Sono più di 11mila le multinazionali che nel mondo riconoscono un valore aggiunto ai candidati che presentano nei loro curricula la Certificazione Cambridge rispetto a coloro che presentano una semplice autodichiarazione. A darne conferma Francesca Panozzo, Development Support Manager Italy Cambridge Assessment English, nel corso di un seminario online dedicato proprio a “Il riconoscimento degli esami Cambridge in Italia: facciamo il punto”.
La certificazione in cifre – Oltre alle multinazionali sono oltre 25mila le organizzazioni che riconoscono le Certificazioni Cambridge; oltre 13mila le istituzioni di higher education; più di 900 i governi di 80 nazioni. Un lasciapassare, dunque, che oltre ad accrescere le conoscenze personali di lingua inglese aumenta in modo esponenziale le possibilità di fare carriera. Come affermato da Keith Light, Director of Undergraduate International Admissions at Yale University. “La preparazione per un esame Cambridge aiuta lo studente a seguire I programmi accademici in lingua inglese e li agevola nello studio”. Insomma, preparare un esame Cambridge fornisce davvero una marcia in più!
Una panoramica sul mondo – Ma quali sono le Certificazioni Cambridge maggiormente riconosciute nel mondo? In UK quasi tutte le Università accettano i Certificati C1 e C2, mentre in USA al C1 e C2 si aggiunge il B2. In Australia il livello C1 ha una spendibilità molto alta anche per poter maturare esperienze lavorative. Avvicinandoci alla nostra realtà, in Ue sempre più Università danno la possibilità di passare un periodo all’estero (Progetto Erasmus) e le Certificazioni di livello C1 e C2 sono un lasciapassare che spalanca davvero molte porte. In Italia è la Certificazione B1 quella più riconosciuta/accettata nelle Università per i corsi triennali per maturare crediti o saltare i test di ingresso, mentre la Certificazione B2 è la più riconosciuta per l’ammissione a corsi di laurea magistrale. Negli ultimi anni sempre più ITS (che rappresentano una valida alternativa all’Università per chi vuole affacciarsi sul mondo del lavoro) riconoscono un punteggio aggiuntivo nella graduatoria di ammissione agli studenti in possesso di una certificazione Cambridge.
Inglese, la lingua franca di oggi – E se avete ancora qualche dubbio sul perché è importante studiare inglese è bene sapere che il 75% delle informazioni digitali sono in inglese; in inglese avvengono gli scambi commerciali e sempre l’inglese è la lingua della finanza e degli affari. E per chi è in cerca di un lavoro, aggiungere la Certificazione di inglese nel curriculum su Linkedin permette ai candidati di distinguersi tra le migliaia di aspiranti e rappresenta una prova in più per i selezionatori e i datori di lavoro che, così, conosceranno immediatamente il livello di inglese.